LAVORO, VENERDI’ EDILI IN PIAZZA A PALERMO

LAVORO, VENERDI’ EDILI IN PIAZZA A PALERMO

Laura Compagnino 22 giugno 2016

foto-conf-stampa-edili-300x169Con pala, piccone, caldarelle e carriole oltre 600 edili siciliani sfileranno, insieme a Cgil, Cisl e Uil e ai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, il 24 giugno a Palermo. Il corteo partirà alle 9,30 da Porta Nuova per arrivare sino a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. “Dal 2008 a oggi sono andati persi 90 mila posti di lavoro, wholesale michael kros outlet 6 mila imprese hanno chiuso i battenti e il 36 % dei lavoratori, ovvero 31mila, risulta essere in nero”, hanno denunciato Francesco De Martino e Salvatore Pasqualetto, segretari di Feneal Uil Sicilia e Uil Sicilia, Santino Barbera e Mimmo Milazzo segretari di Filca Cisl Sicilia e Cisl Sicilia, Franco Tarantino e e segretari di Fillea Cgil Sicilia, nel corso della conferenza stampa svoltasi stamattina nella sede della Cisl Sicilia a Palermo. Dati alla mano sono 400 i milioni di evasione annui derivati dal lavoro nero, mentre mancano 300 ispettori in pianta organica e sono diminuite le risorse per la convenzione con il nucleo ispettivo dei carabinieri, fondamentali per effettuare i controlli nei cantieri.

Ck9z83_XIAAw_bvI sindacati sottolineano la scarsa capacità competitiva del sistema delle imprese che per la maggior parte sono costituite da pochissimi addetti: 15.924 imprese contano un solo lavoratore e solo 65 superano i 50. A peggiorare il quadro è l’incidenza di mafia e corruzione come dimostrano il caso Tecnis, Ricciardello e Sics che hanno messo in luce un sistema di corruttela e compromissione tale da condizionare la crescita e la ripresa del settore. “Chiediamo da tempo – proseguono i sindacalisti – che venga incentivata la white list dei lavori pubblici, prevedendo che partecipino ai bandi di gara solo le imprese iscritte. ugg-outlet-in-florida-mall Altra misura necessaria è l’impiego degli operai che denunciano il lavoro nero negli appalti pubblici.  E non mancano i dati economici relativi al settore: disponibili 8 miliardi per l’edilizia, molti destinati a opere con progetti esecutivi ma di cui ancora non sono partiti i cantieri. Un esempio è l’accordo di programma quadro, Regione e Anas, ancora non firmato, che riguarda la Licodia- Eubea, la Nord- Sud, l’Adrano-Bronte, e altri programmi fra cui la Birgi-Mazara per un importo complessivo di 550 milioni di euro. “I fondi ci sono – ribadiscono le organizzazioni sindacali – ma non vengono spesi e restano chiusi nei cassetti. Ulteriori risorse arriveranno dai Patti per Palermo, Catania, Messina e quello per la Sicilia, ma ad oggi su questo non c’è stato alcun confronto con le parti sociali. Ciò rischia di produrre cattedrali nel deserto o addirittura di non far partire i lavori, dato che alcune delle opere inserite non sono cantierabili e quindi c’è il concreto pericolo che non possano essere completate entro il 2020, come imposto dalle intese”.

EDILIZIA, “SULLA NORD-SUD NON SCORRANO TITOLI DI CODA”

nord sudEDILIZIA, “SULLA NORD-SUD NON SCORRANO TITOLI DI CODA”

Il settore vive una fase delicatissima. Per la Filca Cisl, Regione e Governo nazionale devono aprire i cordoni della borsa affinché sia realizzata un’opera progettata quarant’anni fa. Consiglio comunale straordinario congiunto dei comuni dell’Ennese

nord sud

 

Il territorio si stringe alla sua unica possibilità di sviluppo economico, al suo anello di congiunzione: la Nord-Sud, Santo Stefano di Camastra-Gela, tra le province di Enna e Messina, opera pubblica progettata circa quaranta anni addietro e che rischia di trasformarsi nell’ennesima incompiuta. I Comuni della Provincia di Enna e le organizzazioni sindacali alzano il livello di attenzione per evitare che su questa zona centrale della Sicilia arrivino i titoli di coda. Su sollecitazione del sindacato è stato convocato  un Consiglio comunale straordinario congiunto di tutti i comuni della Provincia di Enna affinché la Regione che, fino ad oggi, ha fatto calare il sipario e il silenzio più assoluto, “corra in soccorso al capezzale dell’ammalato prima che qualcuno chiami il prete”, 2017 nfl jerseys for sale best sellers commenta Santino Barbera, segretario generale Filca Cisl Sicilia. Oltre allo stesso Barbera erano presenti all’iniziativa il segretario territoriale Ust Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Tommaso Guarino e il segretario generale Filca Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Francesco Iudici. Assenti ingiustificati, o meglio ancora non pervenuti, la Regione e l’Anas. Il settore edile vive una fase delicatissima. Le prestazioni a sostegno del reddito non potranno avere una durata infinita e colmare sempre le lacune di un sistema economico fragile: nascono, infatti, come misura temporanea per superare una difficoltà legata alla momentanea mancanza di lavoro. L’assistenzialismo, poi, non rientra nel vocabolario quotidiano dei lavoratori. nfl-jerseys-for-dogs-size-chart C’è il rischio che il deserto industriale avanzi inesorabilmente se gli investimenti diventeranno mera utopia. I territori interessati non possono sopportare questa ulteriore mortificazione, questo ulteriore colpo letale alla propria economia. Se qualcosa non cambia, il territorio è a un passo dal baratro: pende il cartellino rosso. La Regione e il Governo nazionale devono aprire i cordoni della borsa affinché riprenda l’attività produttiva evitando una ulteriore offesa al comprensorio che ha legato il suo destino a questa infrastruttura. La tensione rimane alta. I lavoratori e la città difendono un diritto inalienabile: il diritto al futuro, il diritto al lavoro.

16/06/2016

Edilizia, in Sicilia quasi 100mila posti persi per la crisi

In Sicilia quasi 100mila posti persi per la crisi negli ultimi sei anni, 13mila imprese costrette a cessare o sospendere l’attività, una riduzione delle ore lavorative denunziate in cassa edile di 27.587.961 che hanno ridotto la massa salariale di 377.873.003,30 euro. Eccoli i numeri che certificano la morte dell’edilizia, che danno il senso di come la crisi in quello che una volta era il settore trainante di tutta l’economia sia ancora percepita e percepibile. A tirarli fuori è la Filca Cisl Sicilia che oggi, a Brolo, in provincia di Messina, ha riunito i suoi Stati Generali alla presenza del nuovo segretario generale nazionale Franco Turri, del segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo e di circa 200 tra delegati e dirigenti della Filca nell’isola.

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È toccato al segretario regionale degli edili Cisl, Santino Barbera, nfl jerseys 2017 online fare il punto della situazione del settore che vive una tremenda crisi economica. «E di ripresa non si parla – ha detto nella sua relazione – perché i piani di sviluppo tanto pubblicizzati sono fermi». Il riferimento è allo “Sblocca Italia” che prevedeva il raddoppio ferroviario Palermo – Catania – Messina, «opera che doveva essere cantierata entro lo scorso mese di ottobre, ma di cui non esistono né progetto esecutivo né finanziamento».
L’elenco delle opere infrastrutturali necessarie al rilancio del settore e alla rivitalizzazione della Sicilia è stato lungo e, nella sua relazione, Barbera ha toccato anche il dramma dei circa mille dipendenti della Tecnis, la più grande azienda siciliana presente oggi nelle costruzioni, con cantieri sia in Italia che all’estero, e oltre 1 miliardo di appalti sia in esecuzione che in portafoglio. «La Sicilia – ha aggiunto il segretario regionale della Filca Cisl – ha urgente necessità di recuperare il gap infrastrutturale trentennale con il resto del Paese. E le cause di questa gravissima recessione vanno ricercate non soltanto nella complessiva crisi del settore ma, in particolare, nell’assenza della politica e nella mancanza di programmi di sviluppo e di una seria programmazione industriale che sta mettendo in ginocchio l’intera economia dell’isola, a partire dei grossi petrolchimici».
Ha parlato di programmazione necessaria il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, definendola «indispensabile, quella che deve essere la regola ordinaria per la Pubblica Amministrazione e per la Politica. Gli interventi in edilizia vanno programmati per tempo – ha ammonito – individuando percorsi, tempi e scadenze certe per l’avvio dei cantieri che possono immediatamente partire perché c’è una grave crisi occupazionale da superare». monster-beats-earbuds-review-lawsuit Mimmo Milazzo ha toccato, quindi, il tema del Patto per il Sud e per il Masterplan. «La Regione Sicilia – ha detto – ha deliberato con qualche difficoltà anche se nei giorni scorsi la Commissione Bilancio ha ritenuto poco attendibili le cifre inserite nella programmazione. È importante che la Regione Sicilia, ma anche i comuni delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, individuino un percorso chiaro di programmazione delle opere cantierabili e le inseriscano nel progetto di rilancio del Mezzogiorno».

Turri-Sicilia

L’edilizia soffre perché ha perso oltre il 50% degli addetti ma sono ottimista. – ha sottolineato Franco Turri nelle sue conclusioni – Si è arrestato il calo e il 2016 potrebbe essere l’anno in cui intravedere qualche segnale di ripresa. Ci sono tante cose da fare, il Paese ha bisogno di edilizia, di infrastrutture, di ricostruire un patrimonio abitativo ormai obsoleto, di mettere in sicurezza le scuole e il territorio e la Sicilia è l’esempio di come bisogna investire in prevenzione. Gli interventi fatti per urgenza sono spesso peggiori del non intervento e il programmare è uno dei limiti italiani. Programmare è difficile – ha concluso – ma è quello da fare per invertire la rotta e recuperare i 100mila posti di lavori persi». ugg outlet near me coupon <

Filca Cisl: “Crocetta dia risposte per l’edilizia o in piazza tutti i giorni”

“Il settore delle costruzioni in Sicilia non può ancora attendere che il governo Crocetta decida finalmente di passare dalle parole ai fatti. La Giunta regionale la smetta di trincerarsi dietro l’alibi del patto di stabilità che blocca gli investimenti. Se non arriveranno subito risposte concrete per affrontare la crisi del settore edile, noi, insieme a migliaia di lavoratori, scenderemo nuovamente in piazza per far sentire la nostra voce alla politica ed alle istituzioni che si ostinano ad essere sorde”.
Lo dichiara il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Santino Barbera, che aggiunge: “Dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Antonino Bartolotta abbiamo sentito tante promesse e tante assicurazioni ma ad oggi abbiamo visto pochissimi fatti concreti, forse perché anche la presenza di Bartolotta nell’esecutivo Crocetta viene messa in discussione ad ogni annuncio di un eventuale rimpasto. michael-kors-backpack-wallet A noi non interessano le logiche né le dinamiche delle poltrone, a noi sta a cuore il futuro di un settore, quello edile, che da solo rappresentava il 15% del Pil siciliano”.
Santino Barbera sottolinea la partecipazione diretta dei sindacati alla stesura della riforma in materia di appalti del 2011: “Abbiamo contribuito insieme a tutte le categorie coinvolte a dare alla Sicilia una legge moderna ed in linea con la normativa vigente. Ma la riforma si è scontrata con la lentezza della burocrazia e l’inerzia della politica.
Il risultato è che quanto di buono si sarebbe potuto fare, è stato vanificato, la crisi dell’edilizia sta assumendo dimensioni da emergenza sociale, cresce il numero dei suicidi degli edili, cresce il volume del lavoro nero, nfl-jerseys-for-dogs-size-chart nell’indifferenza della classe politica e istituzionale siciliana”. La Filca Cisl Sicilia chiede ancora una volta di far partire gli appalti per la costruzioni dei depuratori siciliani, di sbloccare i cantieri delle opere finanziate e con progetto esecutivo, fermi per intoppi burocratici o contabili.
“La rivoluzione del Governatore Crocetta- conclude Barbera- ad oggi non ha portato alcun risultato, se non quello di cancellare il tema del lavoro dall’agenda politica. Dopo gli oltre 50mila disoccupati creati nel settore delle costruzioni, come se non bastassero, sta mettendo sul lastrico gli operatori della formazione e dei forestali. Non accettiamo che il governo Crocetta assista indifferente alla morte dell’edilizia in Sicilia”. “Ritorneremo di nuovo in piazza – conclude Barbera – gli edili siciliani sono pronti come nel dopoguerra a manifestare giornalmente, ugg outlet return policy ct

Il sindacato chiede task force per aprire i cantieri. Edilizia, Filca Cisl: “Crocetta dialoghi anche con chi non è ruffiano”

Blog Sicilia Lavoro 25 gennaio 2014 di Redazione “Il governo Crocetta conferma di voler eludere il confronto con le parti sociali, preferendo dialogare solo con la parte datoriale. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta ha incontrato ieri i vertici dell’Ance Sicilia, dopo aver disdetto la riunione prevista per il prossimo 29 gennaio con le parti sociali. Su temi così importanti come l’edilizia, il governo regionale abbia il coraggio, oltre che il decoro istituzionale, di confrontarsi con tutti, offer michael kros outlet anche con chi, come noi, non sarà mai ruffiano ma sempre obiettivo”.
Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che aggiunge: “E’ grave che il governo regionale crei un canale di comunicazione privilegiato solo con la parte datoriale, escludendo i sindacati che, nelle manifestazioni di categoria del 19 aprile e del 31 maggio 2013 hanno portato in piazza migliaia di lavoratori. Questo atteggiamento denota, oltre alla consueta mancanza di bon ton istituzionale, wholesale nhl jerseys assoluto disinteresse per gli operai edili e cela una drammatica realtà ovvero l’incapacità politica di programmare il rilancio del settore. Se la Giunta Crocetta – conclude Barbera – ha davvero a cuore lo sviluppo della nostra isola, lo dimostri interessandosi all’edilizia, perché rimettendo in moto il settore delle costruzioni, a cascata ripartirebbe tutta l’economia siciliana.
E’ ora di smetterla di parlare al futuro: il governo regionale avvii subito una task force per aprire i cantieri, dato che le risorse ci sono, e per la progettazione delle opere, bloccate da intoppi burocratici”. monster-beats-earbuds-review-lawsuit

La Filca-Cisl: “Crocetta elude il confronto coi sindacati”

Sabato 25 Gennaio 2014 – 10:07 Il sindacato degli edili: “Su temi così importanti come l’edilizia, il governo regionale abbia il coraggio, oltre che il decoro istituzionale, di confrontarsi con tutti, anche con chi, come noi, non sarà mai ruffiano ma sempre obiettivo” PALERMO – “Il governo Crocetta conferma di voler eludere il confronto con le parti sociali, preferendo dialogare solo con la parte datoriale.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta ha incontrato ieri i vertici dell’Ance Sicilia, dopo aver disdetto la riunione prevista per il prossimo 29 gennaio con le parti sociali. monster beats pro by dre earbuds Su temi così importanti come l’edilizia, il governo regionale abbia il coraggio, oltre che il decoro istituzionale, di confrontarsi con tutti, anche con chi, come noi, non sarà mai ruffiano ma sempre obiettivo”.
Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che aggiunge: “E’ grave che il governo regionale crei un canale di comunicazione privilegiato solo con la parte datoriale, escludendo i sindacati che, nelle manifestazioni di categoria del 19 aprile e del 31 maggio 2013 hanno portato in piazza migliaia di lavoratori. cheap nfl jerseys paypal jerseys stitched
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