Lavoro, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sui lavoratori Coime: “Il sindaco Orlando ci convochi per mettere nero su bianco la posizione del Comune. Basta giochetti ”

Palermo, 6 febbraio 2019

Comunicato stampa

Lavoro, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sui lavoratori Coime: “Il sindaco Orlando ci convochi per mettere nero su bianco la posizione del Comune. Basta giochetti ”

Palermo – I lavoratori del Coime sono in servizio da trent’anni al Comune di Palermo, assunti secondo una precisa norma di legge. È netta la posizione di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che ieri hanno seguito la seduta del consiglio comunale sul tema. “Non si può giocare sulla pelle di questi dipendenti – affermano Ignazio Baudo (Feneal Uil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Francesco Piastra (Fillea Cgil) – che lavorano per l’amministrazione cittadina da un trentennio. A loro viene applicato il contratto edile per la tipicità delle loro attività, non certo perché sono terzi rispetto al Comune di Palermo”. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiedono al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di convocarli per fare chiarezza sulla vicenda Coime. “Dopo i rilievi del Mef, il Comune ha assunto prima una posizione di concordia con quanto sostenuto dal ministero e poi una di opposizione, come abbiamo ascoltato ieri nel corso del consiglio comunale” precisano Baudo, D’Anca e Piastra, secondo cui “non ci possono essere idee mutevoli e variabili, ma un unico convincimento”. “È ora che si sgombri il campo da equivoci e si metta nero su bianco qual è l’intendimento dell’amministrazione di Palermo su questi lavoratori – aggiungono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – Orlando e il suo staff dicano chiaramente cosa pensano e cosa vogliono fare”. I sindacati degli edili di Cgil, Cisl e Uil di Palermo e Trapani esortano le istituzioni e la classe politica a essere equilibrati nel trattare l’argomento Coime. “Non sarà ammessa alcuna speculazione su questi lavoratori – continuano Baudo, D’Anca e Piastra – che non possono essere vittime delle schermaglie politiche”. (Laco)

Infrastrutture, oggi a Caltanissetta grande mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil che insieme ai cittadini chiedono il completamento della Ss 640: “Se entro il 2 marzo non ripartono i lavori, porteremo in piazza tutti i lavoratori edili siciliani”

Palermo, 2 febbraio 2019

Comunicato stampa

Infrastrutture, oggi a Caltanissetta grande mobilitazione di Cgil,
Cisl e Uil che insieme ai cittadini chiedono il completamento della Ss
640: “Se entro il 2 marzo non ripartono i lavori, porteremo in piazza
tutti i lavoratori edili siciliani”

Palermo – “Centinaia di persone hanno manifestato oggi a Caltanissetta
per ribadire che senza infrastrutture la Sicilia muore. Siamo pronti a
nuove azioni di queste dimensioni se non verrà raccolto questo grido
d’allarme”. A dirlo Francesco De Martino (Feneal Uil), Paolo D’Anca
(Filca Cisl) e Francesco Tarantino (Fillea Cgil) fra i promotori della
grande manifestazione che si è svolta stamattina nel capoluogo nisseno
per chiedere che ripartano i lavori di realizzazione della
Caltanissetta-Agrigento. “L’opera è all’80% del suo iter – continuano
De Martino, D’Anca e Tarantino – il 20% mancante sta mettendo in
ginocchio il territorio. Oggi insieme ai lavoratori e alle istituzioni
sono scesi in piazza anche i cittadini, segno che quest’infrastruttura
viene percepita come indispensabile da tutti. Basta con gli annunci,
con le dichiarazioni, con le parole, servono fatti. Se il 2 marzo non
ripartirà il cantiere per il raddoppio della Ss640, porteremo nelle
piazze migliaia di lavoratori edili”. (laco)