Costruzioni, Filca Cisl: “Ora si applichi il contratto edile a tutti i lavoratori nei cantieri” 23 luglio 2018 ilGaz.it

Applicazione del contratto edile in tutti i cantieri e sblocco delle opere infrastrutturali. Sono queste le richieste più urgenti che la Filca Cisl siciliana rivolge all’Ance e alle istituzioni regionali.

“È stato raggiunto un importante risultato con la firma del contratto nazionale di lavoro – commentano Santino Barbera e Paolo D’Anca, segretario generale Filca Cisl Sicilia e segretario generale aggiunto di Filca Cisl Sicilia – ora occorre andare oltre per rilanciare davvero il mondo delle costruzioni nell’isola. Noi da tempo ci battiamo affinché si facciano partire tutti i cantieri ancora bloccati e affinché si impieghino tutte le risorse del Patto per il Sud e dei fondi europei per le infrastrutture e per il completamento delle incompiute”.

“Il rilancio dell’edilizia certamente non può avvenire se si assegnano gare col 40% del ribasso – dichiarano Barbera e D’Anca – perché questo ha come diretta conseguenza la mancanza di sicurezza nei cantieri, il proliferare del lavoro nero e la pessima realizzazione delle opere. Siamo certi che con l’Ance e con il sistema complessivo dell’edilizia siciliana, sapremo fare fronte comune per imprimere una svolta al settore delle costruzioni nell’isola”.

Opere pubbliche, In Sicilia 162 le incompiute. Filca Cisl: “Triste primato a livello nazionale. Il governo Musumeci avvii una cabina di regia”

Sono 162 le opere incompiute in Sicilia. Lo certifica l’anagrafe delle opere incompiute, pubblicata a giugno scorso dalla Regione siciliana con riferimento al 2017. L’importo totale di questi interventi è di 488.305.910 milioni di euro come rilevato dall’aggiornamento dell’anagrafe delle opere pubbliche incompiute di interesse nazionale, comunicata dal ministero delle Infrastrutture. “La Sicilia continua a detenere il triste primato di regina per le opere non completate – dichiarano Santino Barbera e Paolo D’Anca, segretario generale e segretario generale aggiunto della Filca Cisl Sicilia – un drammatico record che incide pesantemente sulla crescita dell’isola e che frena fortemente lo sviluppo”. Barbera e D’Anca rimarcano come da tempo la Filca Cisl solleciti le istituzioni a intervenire per sbloccare le opere ancora ferme ai nastri di partenza, pur essendo cantierabili, o quelle che hanno accumulato ritardi nella realizzazione. “In Sicilia circa 5 miliardi di euro stanziati per nuove infrastrutture sono ancora in stand – by – aggiungono Barbera e D’Anca – è fondamentale che si sblocchino questi progetti, soprattutto perché si tratta di opere che riguardano direttamente la vita di intere comunità, quali per citarne qualcuna, gli interventi per la viabilità, gli alloggi di edilizia popolare, gli impianti di depurazione e le reti fognarie” . Per Barbera e D’Anca “il patto per il Sud da un lato e i finanziamenti comunitari dall’altro, offrono ulteriori opportunità per sbloccare questa situazione”. “Chiediamo all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e al presidente della Regione Nello Musumeci di incontrarci – affermano Barbera e D’Anca – per dare vita a una cabina di regia allargata anche a soggetti extra istituzionali, attraverso la quale monitorare i flussi finanziari e far partire i lavori delle opere cantierabili o portare velocemente a termine quelli in itinere. Vanno verificate tutte le procedure burocratiche per accelerare l’iter di approvazione dei progetti esecutivi, dando piena attuazione alle politiche di spesa”. “Il completamento di queste opere incompiute – concludono Barbera e D’Anca – potrebbe dare ossigeno alla disoccupazione dilagante e farebbe aumentare il Pil isolano, diminuito del 13 % in dieci anni di profonda crisi “. (laco)