EDILIZIA, “SULLA NORD-SUD NON SCORRANO TITOLI DI CODA”

nord sudEDILIZIA, “SULLA NORD-SUD NON SCORRANO TITOLI DI CODA”

Il settore vive una fase delicatissima. Per la Filca Cisl, Regione e Governo nazionale devono aprire i cordoni della borsa affinché sia realizzata un’opera progettata quarant’anni fa. Consiglio comunale straordinario congiunto dei comuni dell’Ennese

nord sud

 

Il territorio si stringe alla sua unica possibilità di sviluppo economico, al suo anello di congiunzione: la Nord-Sud, Santo Stefano di Camastra-Gela, tra le province di Enna e Messina, opera pubblica progettata circa quaranta anni addietro e che rischia di trasformarsi nell’ennesima incompiuta. I Comuni della Provincia di Enna e le organizzazioni sindacali alzano il livello di attenzione per evitare che su questa zona centrale della Sicilia arrivino i titoli di coda. Su sollecitazione del sindacato è stato convocato  un Consiglio comunale straordinario congiunto di tutti i comuni della Provincia di Enna affinché la Regione che, fino ad oggi, ha fatto calare il sipario e il silenzio più assoluto, “corra in soccorso al capezzale dell’ammalato prima che qualcuno chiami il prete”, 2017 nfl jerseys for sale best sellers commenta Santino Barbera, segretario generale Filca Cisl Sicilia. Oltre allo stesso Barbera erano presenti all’iniziativa il segretario territoriale Ust Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Tommaso Guarino e il segretario generale Filca Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Francesco Iudici. Assenti ingiustificati, o meglio ancora non pervenuti, la Regione e l’Anas. Il settore edile vive una fase delicatissima. Le prestazioni a sostegno del reddito non potranno avere una durata infinita e colmare sempre le lacune di un sistema economico fragile: nascono, infatti, come misura temporanea per superare una difficoltà legata alla momentanea mancanza di lavoro. L’assistenzialismo, poi, non rientra nel vocabolario quotidiano dei lavoratori. nfl-jerseys-for-dogs-size-chart C’è il rischio che il deserto industriale avanzi inesorabilmente se gli investimenti diventeranno mera utopia. I territori interessati non possono sopportare questa ulteriore mortificazione, questo ulteriore colpo letale alla propria economia. Se qualcosa non cambia, il territorio è a un passo dal baratro: pende il cartellino rosso. La Regione e il Governo nazionale devono aprire i cordoni della borsa affinché riprenda l’attività produttiva evitando una ulteriore offesa al comprensorio che ha legato il suo destino a questa infrastruttura. La tensione rimane alta. I lavoratori e la città difendono un diritto inalienabile: il diritto al futuro, il diritto al lavoro.

16/06/2016

La Finanziaria non piace alle parti sociali: “Premia i soliti noti”

La Finanziaria non piace alle parti sociali: “Premia i soliti noti”BARBERA_STATI-GENERALI-FILCA-CISL-SICILIA_30012016_3

“La Finanziaria regionale è l’ennesima ferita inferta allo sviluppo della Sicilia. Questa manovra privilegia i soliti noti e lascia ancora una volta irrisolti i nodi cruciali delle infrastrutture e del lavoro produttivo”.

Così Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia, ugg-outlet-in-florida-mall commenta la legge di stabilità che oggi sarà esitata con voto finale dall’Ars. “Nella norma – continua Barbera – non c’è una riga sul completamento delle infrastrutture programmate da oltre 40 anni, come la Nord-Sud, la Siracusa-Gela e non si fa alcun cenno agli interventi oggi necessari sulla Messina – Catania (frana Capo Alì) e sulla Catania – Palermo (viadotto Himera) e a quelli relativi al dissesto degli assi viari interni, di competenza delle ex Province. Nella Finanziaria non si intravede alcun intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, quindi sorge il dubbio che non abbia alcuna voce in capitolo, o che non abbia avuto la forza politica di far inserire, nella norma, ugg-outlet-in-florida-mall alcun impegno di spesa”.

Per Barbera, “la politica adottata dal governo Crocetta è sempre quella di delegare al governo nazionale la soluzione di tutti i problemi della Sicilia, in un perenne commissariamento de facto”. “Il presidente della Regione – aggiunge Barbera – preferisce restare a guardare, in attesa che l’esecutivo Renzi intervenga per sanare tutti i mali della Sicilia. Crocetta non capisce, o finge di non capire, che l’isola è tagliata fuori dalle politiche nazionali di ammodernamento infrastrutturale del territorio, che a stento arrivano forse a Reggio Calabria”. wholesale nhl jerseys

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